Una regista decide di girare, proprio ora, subito, un documentario sul « lutinage » — un’altra parola per dire poliamore in francese — ovvero l’arte degli amori plurali. La sua coppia sarà in grado di resistere? Riuscirà lei a portare a compimento il suo film? Lo saprete… aiutando a finanziarlo!
LUTINE a stato proiettato a Roma nel Policineforum sabato 9 gennaio 2016.
Intervista da Luca Boschetto, fondatore del sito poliamore.org, sulla radio 24, 8 gennaio 2016
Questo film è un viaggio. Lo spettatore piano piano viene accompagnato in un viaggio di tipo iniziatico. Un modo diverso di vivere e concepire il rapporto affettivo-sessuale, che normalmente è racchiuso in una gabbia di convenzioni sociali preconcette. I protagonisti, in punta di piedi, scena dopo scena vengono spiazzati dalle proprie emozioni, spesso contrastanti, mentre sgretolano uno dopo l’altra le pareti di questa gabbia. E al di là della gabbia non ne costruiscono un’altra, magari più spaziosa. Ognuno deve ricostruire le proprie relazioni. Ed il cambiamento non prescinde dal passaggio per il dolore, la paura, l’incertezza. E’ come un viaggio iniziatico negli abissi, come la figlia di Demetra, Persefone. Il dolore del cambiamento che presuppone alla risalita. L’eroina che scende nella sua parte oscura e risale a nuova vita, avendo incontrato la dea e toccato la morte del vecchio suo essere. Il film è tutto questo, ma con grazia, eleganza e sorriso sulle labbra. Un destrutturazione senza costruire nulla ma suggerendo gli strumenti emotivi e psicologicio per essere in grado di riscostruire. Un viaggio interiore che diverte ed inquieta. Un sasso in uno stagno coperto di alghe, chi intravede i pesci nell’acqua una volta, andrà di nuovo a rimestare quell’acqua.